Un caro saluto
Buongiorno a tutti voi.
Come avrete notato gli aggiornamenti di questo sito sono sempre più rari. Per scelta ho voluto evitare di trasformare Mauro in Asia in un bollettino medico quotidiano, pubblicando la cronistoria di casi, morti, vaccini e altri dati con cui già la stampa italiana vi martella da almeno 18 mesi.
La grafica del sito è stata cambiata – cala il business e cala anche il budget disponibile -, eliminando le pagine relative ai viaggi e alle consulenze di viaggio.
Sperando di farvi cosa gradita, vi riassumo brevemente la situazione corrente in Laos e Thailandia.
confini
Il Laos è ancora chiuso al turismo e recentemente è stato sospeso anche il rilascio dei visti di lavoro. L’uscita dal Paese è assicurato da un paio di voli charter al mese organizzato dal ONU, verso Korea e Malesia.
La Thailandia ha da tempo riaperto al turismo. Si può accedere al Paese per via aerea, anche per motivi di turismo, previo rilascio di visto (sono stati sospesi tutti i VOA e le esenzioni). Atterrando a Bangkok, occorre effettuare due settimane di quarantena obbligatoria in un hotel convenzionato, da prenotare alla partenza. Diversamente sono disponibili i programmi Phuket Sandbox e Samui Plus, che non prevedono quarantena in albergo ma limitano gli spostamenti.
Collegamenti
In Laos i voli interni e internazionali sono attualmente sospesi. I collegamenti tra province sono interrotti, così come i servizi di taxi collettivo e bus.
Settore turistico
Il settore turistico è quello che pagando il prezzo più caro, sia in Laos che in Thailandia. Sono molte le strutture chiuse a tempo indeterminato o in vendita, con le conseguente ricadute occupazionali che nel caso thailandese sono drammatiche: si parla di 3 milioni di nuovi disoccupati. La maggior parte degli operatori turistici ha lasciato il settore riciclandosi nelle più svariate attività.
Lockdown
Alcune province laotiane, tra le quali la capitale, sono in stato di lockdown da due settimane a seguito della diffusione dell’ennesima variante.
In Thailandia sono state rimosse alcune delle misure più afflittive per gli operatori commerciali (chiusura di bar e ristoranti e divieto di vendita di alcolici), lasciando maggior libertà di operare, ferma restando la chiusura di bar, discoteche, karaoke e centri massaggi.
Vaccinazioni
Attualmente il Laos ha vaccinato circa il 40% della popolazione, con punte del 73% nella capitale e nella provincia di Bokeo. I vaccini somministrati sono pervenuti nell’ambito dei programmi di cooperazione internazionale.
La Thailandia ha vaccinato il 26% della popolazione, recuperando un ritardo abissale.
Casi
Ad oggi in Laos sono stati registrati circa 23000 casi, la maggiornparte dei quali senza gravi conseguenze e già guariti. Le morti per nCovid-19 sono state 17, tutte da riferirsi a persone con patologie pregresse o in avanzato stato di età.
A fronte di almeno 1,5 milioni di casi, la Thailandia ha totalizzato finora 16500 morti dichiarate per nCovid-19 che, in rapporto alla popolazione corrente, rappresenta tutt’altro che un’emergenza nazionale.
Previsioni
Attualmente non è possibile sapere quando e come si tornerà alla normalità. Le autorità laotiane affrontano il problema su base bisettimanale e procedono con lockdown all’acqua di rose reiterati da un anno e mezzo. Nessuna dichiarazione ufficiale è mai stata rilasciata in relazione alla riapertura dei confini o alla ripresa del turismo.
La Thailandia continua a sbandierare da mesi l’imminente apetura per tenere a bada l’opposizione politica interna. Le date vengono sistematicamente procrastinate e le dichiarazioni del governo smentite dai suoi stessi membri il giorno successivo. L’ultima boutade attesta il 1 novembre 2021 come data di prossima riapertura (seppur sottoposta a numerose condizioni). Sarà vero?
Quando tornare a viaggiare normalmente?
Ogni domanda relativa a ipotetici viaggi in Laos, sia da parte degli utenti singoli che da parte degli operatori professionali, sono da procrastinare a data imprecisata.
Relativamente alla Thailandia vi invito a consultare i programmi di viaggio Phuket Sandbox e Samui Plus, sempre che siate disposti a pagare anticipatamente il prezzo di tre tamponi alla partenza e a rischiare di finire in un centro di quarantena obbligatoria nel caso il vostro vicino di posto sia risultato positivo all’arrivo.
Auguro una felice giornata a ognuno di voi.
Mauro
Ciao, grazie delle tue notizie precise e concise. Rimango sempre abbacchiato davanti alle informazioni che riguardano il turismo, perché al di là dei numeri non posso non pensare a tutte quelle persone incontrate nei vari viaggi . Persone semplici del luogo, che si affidavano al turismo per le loro vite Quella gente ci ha regalato spesso felicità, sorrisi, e ricordi meravigliosi , e ha contribuito a fare della nostra vacanza qualcosa di duraturo.
Cosa fanno adesso tutte quelle che dici si sono riciclate in altre attività, sono tornati nelle loro province o cosa ?
Quando tornerò una preoccupazione che ho è di non sentirmi più “non minacciato” come invece capitava quasi sempre fino a ieri. Mi dispiacerebbe molto avvertire un aumento della micro criminalità o di truffe, Sarebbe un altro piccolo passo che allontana ancora di più da quella idea/sensazione di “paese del sorriso” che già inevitabilmente stava cambiando negli ultimi anni, ma che in alcune zone o situazioni potevi ancora trovare
Grazie ancora ciao
La criminalità è aumentata soprattutto in Thailandia. Non tutti hanno la terra e soprattutto non tutti sono disposti a tornare a fare i contadini. Noi lo faremmo? C’è chi ha aperto l’ennesima bottega, chi si è messo a fare il rider, chi è tornato al villaggio.